L’espulsione come sanzione alternativa alla detenzione va esclusa se pregiudica un rapporto familiare a prescindere dalla convivenza. Ad allargare le ipotesi che consentono allo straniero condannato e detenuto in esecuzione pena di evitare l’espulsione è il decreto Immigrazione e Sicurezza del 2020. Il DL 130/2020 ha infatti indicato, come ulteriore causa di ostacolo all’espulsione, la violazione del rispetto della vita privata e familiare. La Cassazione (sentenza n° 34134) segue questa via ed accoglie il ricorso di un immigrato al quale era stato negato il permesso di restare in Italia in assenza di prova della convivenza con la figlia.