Sono costati quasi 180 mln in 4 anni i risarcimenti pagati dallo Stato come equa riparazione di errori giudiziari e detenzioni ingiuste. A fronte di questi dati non sono molte le azioni disciplinari avviate nei confronti dei magistrati. La corte dei conti, che riprende le rilevazioni degli Uffici Ispettivi del Ministero della giustizia sulle scarcerazioni oltre i limiti di legge dovute a “ignoranza o negligenza inescusabile” del giudice, cita 13 azioni promosse nel 2017, 16 nel 2018 e 24 nel 2019. Del resto, ha spiegato il ministero della giustizia, nella relazione alle camere del 2018, non è detto che la riparazione per l’ingiusta detenzione sia legata ad un errore del magistrato: si può trattare ad esempio di custodia cautelare legittima ma che poi si rivela inutile.