Nel disegno di legge sull’ergastolo ostativo, ora all’esame del Senato, va inserita una pregiudizialità, per rendere inammissibile la richiesta di accedere ai benefici penitenziari ai detenuti sottoposti al 41 bis. Benefici, a partire dal permesso premio, ai quali le persone sottoposte al carcere duro potranno accedere solo dopo la revoca del 41 bis o la mancata proroga del provvedimento. Questa l’indicazione al legislatore data dalla commissione parlamentare antimafia. I relatori del documento, il senatore Pietro Grasso e la deputata Stefania Ascari, sottolineano l’assenza dei presupposti di legge per estendere gli effetti della riforma a chi è ristretto con un regime che richiede pericolosità sociale e attualità dei contatti con il mondo criminale di appartenenza. Il disegno di legge sull’ergastolo ostativo, che ha ottenuto il sì della camera e deve passare all’esame del Senato, arriva sull’onda della sentenza della Consulta che ha dato al Parlamento la scadenza del 10 maggio 2022 per rivedere l’ordinamento penitenziario per la parte che vieta la liberazione condizionale ai detenuti che non collaborano con la giustizia.